E3 Harelbeke 2019, Zdeněk Štybar: “Lo scenario ideale, mi considero uno dei favoriti del Fiandre”
Zdeněk Štybar prosegue il dominio Deceuninck – QuickStep alla E3 Harelbeke 2019. Il corridore ceco corona al meglio le tattiche di squadra che hanno visto protagonista anche oggi un ottimo Bob Jungels, partito in avanscoperta da lontano permettendo al compagno di risparmiarsi a ruota degli altri rivali, costretti ad inseguire. Strategia ormai consueta per la formazione faro del pavé, che gli avversari anche questa volta non sono riusciti a scardinare, dovendosi così accontentare di un piazzamento nella volata in cui l’ex iridato del ciclocross ha superato il suo duplice collega Wout van Aert (Jumbo-Visma), che si conferma ancora una volta ad altissimi livelli anche su strada.
“Sentivo inizialmente molta pressione sulle spalle – commenta dopo il traguardo – Ma poi è andato tutto bene. Non dico che ero tranquillo, perché la corsa bisogna comunque farla, ma a livello strategico era lo scenario ideale. Io dovevo solo restare attento quando avrebbero attaccato e quando Van Avermaet lo ha fatto sul Paterberg e sul Tiegemberg io ero pronto alla sua ruota”.
Accelerazioni che hanno sfiancato il campione olimpico, solitamente dotato di un ottimo spunto in queste corse dore. “Dentro di me pensavo che ogni chilometro che Bob riusciva a resistere davanti era oro per me – aggiunge – Da quel momento io sono potuto restare a ruota e riposarmi. Van Avermaet è difficile da battere in volata dopo una corsa come questa, ma gli abbiamo ulteriormente reso dura la vita attaccando a turno nel finale”.
E pensare che inizialmente le sensazioni del corridore ceco erano tutt’altro che buono, come confessa ormai rilassato dopo il traguardo. “Nei primi cento chilometri non mi sentivo un granché, sentivo le gambe vuote – ammette – Ero sempre in coda al gruppo e per me era una cosa strana. Ma poi, quando mi sono ritrovato davanti, è come se le gambe si fossero riprese”.
Inevitabilmente, l’ex ciclocrossista diventa uno dei grandi favoriti per il Giro delle Fiandre che si correrà fra nove giorni. Un ruolo che non gli pesa, anzi. “Certo, prima c’è la Gand – Wevelgem, poi vedremo a che punto sarò – conclude – Ma effettivamente sì, mi considero come uno dei favoriti per la Ronde. Ho lasciato perdere il ciclocross per arrivare a questo tipo di risultati. Posso immaginare di essere indicato come uno dei candidati al successo ed è un tipo di pressione che non mi disturba minimamente”.
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